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Successione e agevolazione prima casa: IO e IA

  • 30/04/2025

Spesso, nel week-end, a tempo perso, riguardo il materiale che ho raccolto e che non potuto leggere durante la settimana, valutando le novità da poter segnalare e commentare per la Rivista. Immancabilmente, do una rapida scorsa alla rassegna delle novità giurisprudenziali pubblicata sul CNN Notizie del venerdì alla ricerca di sentenze interessanti.

Venerdì scorso (CNN Notizie del 4 aprile 2025, n. 65 – Rassegna n. 13/2025) mi ha incuriosito questa massima.

Cassazione, ordinanza 27 marzo 2025, n. 8131, sez. VImposte ipotecaria e catastale – Agevolazioni “prima casa” – Successione ereditaria avente a oggetto fabbricati – Momento impositivo

In ipotesi di successione ereditaria avente a oggetto fabbricati, ai fini della individuazione della disciplina applicabile in materia di imposta ipotecaria e catastale e della possibilità di fruizione dell’agevolazione prima casa, il momento impositivo va individuato non nella data di apertura della successione, bensì nell’epoca della esecuzione delle relative formalità, con la conseguenza che la misura dell’imposta è determinata sulla base delle norme a questa data vigenti.

Leggo la sentenza (consultabile in De Jure, cui noi notai possiamo accedere dalla RUN) e, con sorpresa,  scopro che il giudice delle leggi, sconfessando Agenzia delle Entrate, giudici di merito e … quelle mie convinzioni, le nuove sono migliori … (R. Zero, Spalle al muro, di M. Nava, semicit.), ritiene che i presupposti per richiedere l’agevolazione (pagamento delle imposte ipocatastali in misura fissa) devono sussistere quando si presenta la dichiarazione di successione (e si richiede l’esecuzione delle conseguenti formalità di trascrizione e voltura) e non già all’apertura della successione.

Questo almeno per quanto riguarda la legge applicabile: nel caso oggetto di causa, al momento dell’apertura della successione (18 aprile 2015), non esisteva la norma (introdotta dall’’articolo 1, comma 55, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, entrato in vigore a decorrere dal 1° gennaio 2016) che consente la richiesta di agevolazione con impegno ad alienare la “prima casa” preposseduta entro un anno (ora due anni) dall’acquisto, vigente invece al momento della presentazione della dichiarazione di successione (avvenuta il 1° marzo 2016).

Inizio allora a pensare a quali nuovi scenari possa dar luogo l’arresto giurisprudenziale e a come scrivere un eventuale, innovativo, commento a corredo della sentenza da segnalare ai lettori.

Mentre mi scervello (e, onde evitare giusti improperi, manco mi sogno di coinvolgere gli amici della redazione di sabato mattina per un confronto), penso, un po’ per gioco, molto per pigrizia, “mo’ chiedo all’intelligenza artificiale” (rammaricandomi di non aver potuto partecipare all’interessante incontro organizzato nei giorni scorsi da Eliana Morandi).

Così per scherzo tra di noi, posso provarci anch’io se vuoi. Inizia pure, vai. (R. Cocciante – Mina, Questione di feeling di Mogol – R. Cocciante)

Trascrivo qui di seguito le mie (sigh!) conversazioni in chat con l’IA di 1) Meta e 2) ChatGPT, evidenziando che le risposte dell’IA alle mie domanda/osservazione sono arrivate in meno di tre secondi.


Sabato

– 1   –

(Meta)

IO: Per richiedere agevolazione prima casa successione, l’erede deve avere i requisiti alla data dell’apertura della successione o al momento della presentazione della dichiarazione di successione?

IA: Secondo la normativa vigente, per richiedere l’agevolazione “prima casa” in caso di successione, l’erede deve possedere i requisiti alla data dell’apertura della successione.

In particolare, l’erede deve:

  • non essere titolare esclusivo o in comunione con il coniuge di diritti di proprietà, usufrutto, uso o diritto d’abitazione di altro immobile nel territorio del comune in cui si trova l’immobile caduto in successione (art. 69, comma 2, legge n. 342/2000);
  • non aver beneficiato precedentemente dell’agevolazione “prima casa” per l’acquisto di altro immobile (art. 69, comma 3, legge n. 342/2000).

La data dell’apertura della successione è considerata il momento rilevante per verificare la sussistenza dei requisiti, e non la data della presentazione della dichiarazione di successione.
Pertanto, se l’erede possedeva i requisiti alla data dell’apertura della successione, potrà richiedere l’agevolazione “prima casa” anche se, al momento della presentazione della dichiarazione di successione, non li possiede più.

IO: Ma la recente Cass. n. 8131/2025 sembra dire il contrario.

IA: Hai ragione, la sentenza della Corte di Cassazione n. 8131/2025 sembra stabilire un principio diverso rispetto a quanto precedentemente affermato.

In particolare, la sentenza sembra stabilire che il momento impositivo per l’imposta ipotecaria e catastale in caso di successione ereditaria è quello dell’esecuzione delle formalità di trascrizione e voltura catastale, e che la misura dell’imposta è determinata sulla base delle norme vigenti alla data dell’esecuzione delle formalità.

Ciò significa che, ai fini dell’applicazione dell’agevolazione “prima casa”, i requisiti devono essere posseduti non alla data dell’apertura della successione, ma alla data dell’esecuzione delle formalità di trascrizione e voltura catastale.

Quindi, la sentenza sembra stabilire che la data rilevante per verificare la sussistenza dei requisiti per l’agevolazione “prima casa” è quella dell’esecuzione delle formalità, e non quella dell’apertura della successione.

Ciò potrebbe avere implicazioni importanti per gli eredi che intendono richiedere l’agevolazione “prima casa” in caso di successione.

IO: Grazie.

IA: Prego! Spero di aver potuto aiutarti a comprendere meglio la sentenza della Corte di Cassazione. Se hai altre domande o hai bisogno di ulteriore assistenza, non esitare a chiedere!

– 2 –

(ChatGPT)

IO: Per richiedere agevolazione prima casa successione, l’erede deve avere i requisiti alla data dell’apertura della successione o al momento della presentazione della dichiarazione di successione?

IA: Per richiedere l’agevolazione prima casa in caso di successione, l’erede deve possedere i requisiti richiesti alla data di apertura della successione e non al momento della presentazione della dichiarazione di successione.
In particolare, l’erede deve rispettare i seguenti requisiti al momento dell’apertura della successione:

  1. Residenza nel Comune in cui si trova l’immobile (o impegno a trasferirla entro 18 mesi dall’atto di successione);
  2. Non possedere altri immobili (o non averne già acquistato uno come prima casa nei 5 anni precedenti) nello stesso Comune.

L’agevolazione è concessa a condizione che l’erede adempia a tali requisiti al momento dell’apertura della successione, e non necessariamente al momento della presentazione della dichiarazione di successione.

Se l’erede non soddisfa questi requisiti al momento dell’apertura della successione, non sarà possibile ottenere le agevolazioni previste per l’acquisto della “prima casa”.

IO: Ma la recente Cass. n. 8131/2025 sembra dire il contrario.

IA: Hai ragione, e grazie per aver portato alla mia attenzione la recente sentenza n. 8131/2025 della Corte di Cassazione. In effetti, la sentenza sembra stabilire che i requisiti per fruire dell’agevolazione “prima casa” in caso di successione devono essere verificati al momento della presentazione della dichiarazione di successione, e non al momento dell’apertura della successione, come in precedenza interpretato.

Questa interpretazione deriva da un’evoluzione giuridica sul tema, che potrebbe comportare una revisione delle pratiche standard seguite in passato.

Nel caso della Cassazione, infatti, si è ritenuto che il momento decisivo per la verifica dei requisiti sia quello della presentazione della dichiarazione di successione, e non quello dell’apertura della successione, con una certa flessibilità rispetto alla tempistica e alle modalità di adempimento degli obblighi da parte dell’erede.

Quindi, se ci si rifà alla pronuncia della Cassazione n. 8131/2025, i requisiti per fruire delle agevolazioni devono essere soddisfatti al momento della presentazione della dichiarazione di successione, non necessariamente all’apertura della successione.

Questa modifica potrebbe avere implicazioni importanti per gli eredi che desiderano beneficiare dell’agevolazione prima casa.

IO: Grazie.

IA: Di nulla, sono contento di esserti stato utile! Se hai altre domande o dubbi, non esitare a chiedere. Buona giornata!


Domenica

– 1   –

(Meta)

IO: Per richiedere agevolazione prima casa successione, l’erede deve avere i requisiti alla data dell’apertura della successione o al momento della presentazione della dichiarazione di successione?

IA: Secondo la normativa italiana, per richiedere l’agevolazione prima casa successione, l’erede deve avere i requisiti alla data dell’apertura della successione.

In particolare, l’art. 3 della legge 22 aprile 1982, n. 168, stabilisce che “l’agevolazione di cui all’art. 1 può essere richiesta dagli eredi che, alla data dell’apertura della successione, abbiano i requisiti di cui all’art. 2”.

L’art. 2 della stessa legge stabilisce che gli eredi devono avere i seguenti requisiti:

  • essere cittadini italiani o di uno Stato membro dell’Unione europea;
  • avere la residenza in Italia;
  • non essere proprietari di altre abitazioni in Italia;
  • non avere beneficiato in precedenza dell’agevolazione prima casa.

Quindi, per richiedere l’agevolazione prima casa successione, l’erede deve avere questi requisiti alla data dell’apertura della successione, non al momento della presentazione della dichiarazione di successione.

Tuttavia, è importante notare che la giurisprudenza ha stabilito che l’erede può richiedere l’agevolazione anche se non ha i requisiti alla data dell’apertura della successione, ma li acquisisce successivamente, purché prima della presentazione della dichiarazione di successione (cfr. Cass. 10 marzo 2006, n. 5353).

IO: Ma la recente Cass. N. 8131/2025 sembra dire il contrario.

IA: La recente sentenza della Cassazione n. 8131/2025 sembra effettivamente introdurre un nuovo orientamento giurisprudenziale rispetto alla questione dell’agevolazione prima casa in caso di successione.

Secondo quanto stabilito dalla Cassazione, l’erede deve avere i requisiti per l’agevolazione prima casa al momento della presentazione della dichiarazione di successione, e non più alla data dell’apertura della successione.

Ciò significa che l’erede deve presentare una dichiarazione di successione o integrativa, rendendo le dichiarazioni previste per godere dell’agevolazione “prima casa”.

In caso contrario, mancherebbe una diretta relazione fra il bene e il soggetto beneficiario dell’agevolazione.

Pertanto, sembra che la recente sentenza della Cassazione n. 8131/2025 abbia introdotto un nuovo requisito per l’agevolazione prima casa in caso di successione, che potrebbe avere implicazioni importanti per gli eredi che intendono richiedere tale agevolazione.

IO: Ti avevo segnalato già ieri Cass. n 8131 del 2025. Come mai non l’hai considerata nella prima risposta?

IA: Mi scuso per l’errore. La ragione per cui non ho considerato la sentenza Cass. 8131/2025 nella mia prima risposta è che la mia conoscenza è basata su un vasto dataset di testi e informazioni, ma non sempre sono aggiornato in tempo reale.

In particolare, la mia conoscenza è aggiornata fino a un certo punto nel tempo, e non sempre posso accedere a informazioni più recenti. Nel caso della sentenza Cass. 8131/2025, non l’avevo ancora incorporata nel mio dataset al momento della mia prima risposta.

Tuttavia, grazie alla tua segnalazione, sono stato in grado di aggiornare la mia conoscenza e di fornire una risposta più precisa e aggiornata. Grazie per avermi aiutato a migliorare la mia conoscenza!

IO: Per richieder agevolazione prima casa successione, l’erede deve avere i requisiti alla data dell’apertura della successione o al momento della presentazione della dichiarazione di successione?

IA: Per richiedere l’agevolazione prima casa in caso di successione, l’erede deve avere i requisiti al momento della presentazione della dichiarazione di successione. Ciò significa che l’erede deve presentare una dichiarazione di successione entro 12 mesi dall’apertura della successione e, al momento della presentazione, deve possedere i requisiti necessari per accedere all’agevolazione.

In particolare, l’erede deve dichiarare di possedere i requisiti soggettivi e oggettivi necessari per accedere all’agevolazione, come ad esempio la residenza nel comune in cui si trova l’immobile e la mancanza di altre proprietà nella stessa zona ².

La sentenza della Cassazione n. 8131/2025 ha confermato questo orientamento, stabilendo che l’erede deve avere i requisiti al momento della presentazione della dichiarazione di successione e non alla data dell’apertura della successione.

IO: Grazie.

IA: Prego! Spero di aver potuto aiutarti a chiarire la questione dell’agevolazione prima casa in caso di successione. Se hai altre domande o necessiti di ulteriore assistenza, non esitare a chiedere!

– 2 –

(ChatGPT)

IO: Per richiedere agevolazione prima casa successione, l’erede deve avere i requisiti alla data dell’apertura della successione o al momento della presentazione della dichiarazione di successione?

IA: Per poter usufruire delle agevolazioni “prima casa” in caso di successione, l’erede deve possedere i requisiti *alla data dell’apertura della successione* e non al momento della presentazione della dichiarazione di successione.

Secondo la normativa fiscale, in particolare l’articolo 69 della Legge n. 457/1978 e la circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 20/2015, i requisiti per usufruire delle agevolazioni “prima casa” devono essere soddisfatti al momento dell’apertura della successione, ossia quando si verifica il trasferimento del bene per effetto della morte del de cuius. Questo significa che, se l’erede ha i requisiti alla data di apertura della successione (per esempio, residenza e non essere proprietario di altre abitazioni), potrà beneficiare delle agevolazioni, anche se la dichiarazione di successione viene presentata in un momento successivo.

Per evitare problemi, è fondamentale che l’erede verifichi di possedere i requisiti necessari (residenza, non essere proprietario di altre abitazioni, ecc.) fin dalla data di apertura della successione, momento che è considerato determinante per accedere all’agevolazione.

In ogni caso, ti consiglio di rivolgerti a un notaio o a un consulente fiscale per una consulenza più dettagliata e per assicurarti che tutte le condizioni siano soddisfatte correttamente.

IO: Ma la recente Cass. N. 8131/2025 sembra dire il contrario.

IA: Hai ragione a sollevare la questione! La Cassazione, nella sentenza n. 8131 del 2025, ha effettivamente fatto chiarezza su un aspetto molto importante riguardante l’agevolazione prima casa nel contesto delle successioni.

La Corte di Cassazione ha stabilito che l’erede deve possedere i requisiti per l’agevolazione prima casa al momento della presentazione della dichiarazione di successione e non alla data di apertura della successione.

In particolare, la Corte ha affermato che l’agevolazione non dipende dalla situazione al momento dell’apertura della successione, ma dalla posizione dell’erede al momento in cui avviene l’adempimento dell’obbligo dichiarativo, ossia quando l’erede presenta la dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate.

Questo cambia l’interpretazione che fino a quel momento sembrava prevalere, secondo la quale l’erede doveva soddisfare i requisiti per l’agevolazione al momento dell’apertura della successione.

In sintesi, alla luce della Cass. 8131/2025, per fruire delle agevolazioni “prima casa” in caso di successione, l’erede dovrà possedere i requisiti richiesti al momento della presentazione della dichiarazione di successione, e non necessariamente alla data di apertura della successione.

È una novità importante che offre maggiore flessibilità agli eredi, in quanto permette loro di regolarizzare la posizione al momento della dichiarazione, e non a priori.

Per qualsiasi dubbio specifico, ti consiglio comunque di rivolgerti a un professionista (notaio o consulente fiscale), soprattutto considerando che le interpretazioni normative possono variare e ci potrebbero essere specificità legate a ciascun caso concreto.

IO: Ti avevo segnalato già ieri Cass. n.  8131 del 2025. Come mai non l’hai considerata nella prima risposta?

IA: Hai perfettamente ragione, e mi scuso sinceramente per non aver preso in considerazione la sentenza Cass. 8131/2025 nella mia prima risposta. Questo è stato un errore da parte mia, e ti ringrazio per averlo sottolineato.

La sentenza Cass. 8131/2025 ha in effetti introdotto una modifica significativa nell’interpretazione delle modalità per usufruire dell’agevolazione “prima casa” in caso di successione, come hai giustamente notato. Essa ha chiarito che i requisiti per l’agevolazione devono essere posseduti al momento della presentazione della dichiarazione di successione, e non più alla data di apertura della successione, come era stato interpretato in precedenza.

Mi scuso per non aver aggiornato la mia risposta con la giurisprudenza più recente, che certamente è rilevante per comprendere correttamente l’evoluzione della normativa.

Se hai altre domande o necessiti di ulteriori chiarimenti, sono a tua disposizione! Grazie ancora per la tua pazienza.

IO: Per richiedere agevolazione prima casa successione, l’erede deve avere i requisiti alla data dell’apertura della successione o al momento della presentazione della dichiarazione di successione?

IA: Per rispondere alla tua domanda, alla luce della sentenza della Cassazione n. 8131/2025, l’erede deve possedere i requisiti per l’agevolazione prima casa al momento della presentazione della dichiarazione di successione, e non alla data dell’apertura della successione.

La Corte di Cassazione ha infatti chiarito che i requisiti per poter fruire delle agevolazioni fiscali legate alla “prima casa” non devono essere verificati alla data di apertura della successione, come precedentemente ritenuto, ma devono essere posseduti al momento in cui l’erede presenta la dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate.

Questa interpretazione amplia la possibilità di accedere all’agevolazione, consentendo all’erede di soddisfare i requisiti necessari anche successivamente all’apertura della successione, purché lo faccia al momento in cui compie l’adempimento fiscale, ossia la presentazione della dichiarazione di successione.

Pertanto, se l’erede non possiede i requisiti alla data di apertura della successione, ma li acquisisce prima di presentare la dichiarazione di successione, può comunque beneficiare dell’agevolazione “prima casa”.

Questa precisazione è stata resa chiara dalla Cassazione, che ha stabilito un principio più favorevole per gli eredi.

Se hai ulteriori dubbi o necessiti di un approfondimento, sono a tua disposizione!

IO: Grazie

IA: Prego! Sono felice di esserti stato utile. Se avrai altre domande in futuro, non esitare a chiedere. Buona giornata!


Lunedì (sì, ho iniziato a fare stalking!)

– 1   –

(Meta)

IO: Per richiedere agevolazione prima casa successione, l’erede deve avere i requisiti alla data dell’apertura della successione o al momento della presentazione della dichiarazione di successione?

IA: Secondo la recente giurisprudenza della Corte di Cassazione (sentenza n. 8131 del 2025), l’erede deve avere i requisiti per l’agevolazione prima casa al momento della presentazione della dichiarazione di successione, e non alla data dell’apertura della successione.

– 2 –

(ChatGPT)

IO: Per richiedere agevolazione prima casa successione, l’erede deve avere i requisiti alla data dell’apertura della successione o al momento della presentazione della dichiarazione di successione?

IA: Per usufruire delle agevolazioni prima casa in caso di successione, l’erede deve possedere i requisiti al momento della presentazione della dichiarazione di successione, e non alla data dell’apertura della successione.

Questo principio è stato chiarito dalla Cassazione con la sentenza n. 8131/2025, che ha superato l’interpretazione precedente che legava i requisiti all’apertura della successione. In particolare, la Corte ha stabilito che, per poter fruire delle agevolazioni fiscali legate all’acquisto della “prima casa” in successione, l’erede deve soddisfare i requisiti al momento in cui presenta la dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate.

Quindi, se l’erede acquisisce i requisiti per l’agevolazione “prima casa” (come ad esempio la residenza e l’assenza di altre proprietà immobiliari) prima della presentazione della dichiarazione di successione, potrà beneficiare delle agevolazioni, anche se tali requisiti non erano soddisfatti al momento dell’apertura della successione.

Riepilogo:

  • I requisiti devono essere posseduti al momento della presentazione della dichiarazione di successione, non alla data di apertura della successione;
  • La sentenza Cass. 8131/2025 ha stabilito questo principio, rendendo più favorevole l’accesso alle agevolazioni.

Per maggiori dettagli, ti consiglio comunque di consultare un professionista (notaio o consulente fiscale), che possa fornirti assistenza specifica sul caso concreto.


A parte le gentili e confortanti risposte ai miei ringraziamenti (ecco, questo non capita mai nelle chat di redazione e, in generale nelle chat con i colleghi, specie di sabato e domenica!) e l’invito, da parte di uno dei miei due interlocutori virtuali, a rivolgersi a professionisti, unica mia magra consolazione è che, in entrambi i casi, l’IA non conosceva[1] e, pertanto, di primo acchito, non aveva valutato, la recente sentenza che gli ho dovuto segnalare IO (ma sono certo che non l’abbia letta!)[2].